KPI Marketing: Misurare le Performance del Digital Marketing
Perché
Perché fare blogging aziendale?
La produzione di contenuti di valore da veicolare sul web è considerata una delle attività principali per fare crescere la propria reputazione ed attrarre clienti. Ci sono diversi motivi per cui anche un’azienda può trarre vantaggio dal creare un blog, a prescindere che si trovi nel settore B2B o B2C. Non importa quanto il settore sia di nicchia o il prodotto di cui si occupa l’azienda sia particolare. Il web è così vasto che il solo problema da porsi è trovare gli utenti in target o, ancor meglio, farsi trovare da loro.
A cosa serve scrivere un blog
I motori di ricerca hanno uno scopo: dare le risposte migliori nel minor tempo possibile a qualsiasi domanda posta dagli utenti. Per fare ciò, si è costruito un complesso sistema che scansiona i contenuti online, li valuta e decide quanto in alto posizionarli nei risultati di ricerca.
Avere un sito costruito bene, con i giusti contenuti ed una serie di parametri precisi, porta i motori di ricerca a valorizzarlo. Avere un blog attivo significa avere una marcia in più nel posizionamento nelle pagine di ricerca. Infatti, non solo il motore di ricerca posizionerà più in alto il sito dell’azienda di cui il blog fa parte, ma ogni singolo articolo del blog rappresenta anche una porta in più per far arrivare l’utente sul sito.
Se i contenuti sono inerenti al settore in cui si trova l'azienda, se sono scritti bene e con argomenti interessanti, si cattura l'interesse degli utenti. Questi poi navigheranno per più tempo sul sito e lo prenderanno come fonte autorevole e utile di informazioni.
Un blog mantiene il sito attivo
I motori di ricerca valorizzano i siti che si rinnovano, perché è indice di attenzione per i contenuti. Contenuti aggiornati significano, nella logica digitale, contenuti di valore, freschi, utili. Avere un blog su cui vengono caricati articoli in modo periodico significa mantenere il sito attivo, valorizzandolo. Naturalmente il posizionamento dipende da moltissimi altri fattori, ma l’aggiornamento dei contenuti fa parte di questi. Affidarsi ad un'agenzia specializzata nella creazione di contenuti è spesso la soluzione migliore per ottenere risultati costanti e concreti.
Creare un portfolio
Un altro elemento di scrittura importante nel sito di un'azienda è un portfolio. Creare un portfolio dove si racconta ciò che si è fatto per uno specifico cliente permette ai potenziali clienti di capire come lavora l'azienda e se fornisce i servizi di cui hanno bisogno.
Scrittura
La parte di scrittura del blog
Una volta definita la scansione degli articoli, si passa alla fase di scrittura. Scrivendo testi, ci sono vari parametri da tenere in considerazione per far sì che i motori di ricerca indicizzino la pagina del blog e la posizionino in alto nei risultati di ricerca. Dunque, bisogna seguire le regole della SEO. L’acronimo significa “Search Engine Optimization” e raccoglie tutte le pratiche di ottimizzazione per i motori di ricerca.
1. Keyword
La prima cosa da fare per una scrittura efficace a livello di posizionamento è trovare la keyword su cui posizionare l’articolo. La keyword è la parola chiave che viene usata dagli utenti per ricercare ciò di cui hanno bisogno. Bisogna individuare, tramite i giusti strumenti, la parola chiave che si adatta di più all’articolo che si vuole scrivere e che ha più traffico di ricerca. Ci sono due categorie:
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Short-tail keyword
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Long-tail keyword
Le keyword a “coda corta” sono parole chiave brevi, contenenti tra una e tre parole. Essendo così brevi, sono generiche. Questo significa che attirano più traffico ma che hanno una maggiore concorrenza, perché sono più utilizzate.
Le keyword a “coda lunga” contengono più di tre parole, il che le rende più specifiche. Portano meno traffico, ma permettono di avere meno concorrenza. In questo modo, è più facile che l’articolo compaia in alto nei risultati di ricerca.
2. Titoli e sottotitoli
La keyword scelta deve comparire nel titolo. È ancor meglio se viene posta all’inizio, ma non è una condizione necessaria. Si possono scrivere anche titoli che non contengono la keyword, ma naturalmente verranno svantaggiati. Il titolo, in ogni caso, si può anche scrivere una volta finito di scrivere l’articolo.
L’articolo del blog deve essere suddiviso in paragrafi, che solitamente non devono superare le trecento parole, anteposti da sottotitoli. Questi devono richiamare il contenuto dell’articolo, vale a dire che almeno due di questi devono contenere la keyword. È bene che siano presenti un titolo, solo due sottotitoli e svariati sotto-sottotitoli, senza tuttavia eccedere.
3. Contenuto
Per quello che riguarda il testo vero e proprio, ci sono varie indicazioni. La lunghezza deve essere almeno di trecento parole. Testi più brevi possono sembrare più semplici da leggere, ma i motori di ricerca non li considerano sufficientemente lunghi da poter contenere realmente la risposta alle necessità dell’utente che ha compiuto la ricerca.
I motori di ricerca favoriscono gli iptertesti, vale a dire testi collegati ad altri testi. Per questo, all’interno del testo devono essere presenti dei link. Questi link devono essere:
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Interni
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Esterni
I link interni sono link che rimandano alle pagine interne al blog stesso. I link esterni rimandano a blog, siti, piattaforme esterni al sito web. È importante che queste pagine siano fonti autorevoli, o l’articolo verrà svantaggiato. Tuttavia, non bisogna nemmeno esagerare con il numero di link. Un buon numero possono essere due interni e due esterni. Come link interni si possono inserire delle call to action nell’articolo, che rimandino alla pagina dei contatti e favoriscano il contatto tra utente e brand.
Per favorire la lettura del testo, si possono usare elenchi puntati e parole in grassetto. È sconsigliato usare parole sottolineate, perché assomigliano eccessivamente alle parole con un link e porterebbero il lettore a confonderle.
Un dettaglio da non dimenticare sono le immagini. Va inserita un’immagine di copertina coerente con il contenuto e con quelle degli altri articoli. In questo modo, navigando sul sito e approdando alla pagina del blog, si potrà riscontrare una concordanza tra i vari articoli. È bene inserire immagini o video anche all’interno del testo, senza tuttavia eccedere, o il contenuto scritto passerà in secondo piano. Le immagini devono essere rinominate con il titolo dell’articolo e il nome del sito a cui appartengono. In alcuni casi bisogna anche ridurne il peso, così da non rallentare il caricamento della pagina.
Infine, bisogna occuparsi anche della meta descrizione. Si tratta della breve descrizione che compare sotto al titolo principale nei risultati di ricerca. Deve riassumere brevemente l’articolo, invogliando gli utenti a leggerlo, e deve contenere la parola chiave.
4. Promozione sui social
Per completare il lavoro e sponsorizzare i contenuti creati, si può integrare la comunicazione la ricondivisione degli articoli sui social. Alcuni social non consentono di vedere l’anteprima, come Instagram, ma altri lo permettono. Si parla principalmente di Facebook e LinkedIn, i principali social su cui comunicare il proprio brand. Insieme al link di ricondivisione, è bene descrivere brevemente il contenuto dell’articolo, inserendo una call to action finale.
Step
I passaggi da seguire per scrivere un blog
Tenere un blog, dunque, richiede costanza. È un lavoro che va fatto a lungo termine, nell’ottica di costruire un buon posizionamento con il passare del tempo. Infatti, è impensabile ottenere risultati ottimi in breve tempo, ma la costanza viene ripagata. Si possono seguire vari passaggi per organizzare e portare avanti un blog.
Definire un target
La prima cosa da fare è definire il target che si vuole intercettare, che è il medesimo a cui l’azienda si rivolge.
Chi potrebbe essere interessato al business che si pubblicizza sul sito? Esiste un linguaggio specifico da usare? Si possono usare termini specifici appartenenti al settore o è meglio usare formule più semplici?
Le domande sono molte e servono tutte a dare linee guida da seguire nella scrittura. In questo modo, gli articoli non solo si adattano al target, ma manterranno una coerenza tra di loro e con il sito a cui appartengono. Si adatteranno a quella che è l’identità del brand anche nel comunicare le informazioni.
Definire un PED
Dopo aver definito il target a cui rivolgersi, è bene pianificare il PED. L’acronimo sta per “Piano Editoriale Digitale” ed è un documento che serve a pianificare i contenuti che verranno pubblicati online, con lo scopo di raggiungere un determinato obiettivo.
Tramite il PED, si possono pianificare i giorni in cui pubblicare e i relativi argomenti da trattare. Eventualmente, ci si può ricollegare a ricorrenze e festività, declinando gli articoli anche a seconda di queste, se sono coerenti con il brand e gli argomenti che potrebbe trattare.
Una scansione temporale aiuta anche ad organizzarsi con il lavoro di scrittura.
Strutturare gli articoli
Per l'effettiva scrittura degli articoli del blog, è essenziale prima informarsi sugli argomenti. Una volta raccolte tutte le informazioni necessarie, bisogna strutturare l'articolo con titoli, sottotitoli e paragrafi. All'interno di questi vanno inserite le parole chiave per quello specifico articolo.
Nell'articolo vanno inserite anche varie immagini o video, per descrivere meglio il contenuto o supportarlo, oltre all'aggiunta di una copertina. Inoltre, vanno inseriti link che rimandano al sito stesso e a siti esterni. In questo modo si arricchirà la pagina.
Pubblicazione e promozione
Una volta conclusi e approvati i contenuti, gli articoli vanno pianificati e pubblicati sul blog. Per dare maggiore visibilità e risalto all'articolo, aumentandone il traffico, è bene ricondividerlo sulle piattaforme social del brand.
Alcuni social non consentono la ricondivisione di un link, come Instagram, ma si possono sempre fare dei post e delle storie dedicati che rimandino al sito del brand. Su altri, come Facebook e LinkedIn, la ricondivisione dell'articolo permette di presentarlo in anteprima.
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